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SERVE THE SERVANTS
Teenage angst has
paid off well,
Now I'm bored and old
Self-Appointed judges judge,
More than they have sold
If she floats than she is not,
A witch like we had thought
A down payment on another,
One at Salem's Lot
Serve the servants - Oh no (x3)
Serve the servants
That legendary divorce is such a bore
As my bones grew they did hurt,
They hurt really bad
I tried hard to have a father,
But instead I had a dad
I just want you to know that I,
Don't hate you anymore
There is nothing I could say,
That I haven't thought before
Serve the servants - Oh no (x3)
Serve the servants
That legendary divorce is such a bore
Serve the servants - Oh no (x6)
Serve the servants
That legendary divorce is such a bore
Serve The
Servants è la canzone di apertura di In Utero.
Il brano
costituisce una rivisitazione autobiografica dell'intera esperienza dei Nirvana.
C'è un accenno alla "caccia alla strega" contro Courtney Love e una
rivisitazione sarcastica della situazione creata dal divorzio dei genitori di
Cobain.
In questo
senso pesano molto alcuni versi diretti da Kurt al padre:
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I tried hard
to have a father,
But instead I had a dad
I just want you to know that I,
Don't hate you anymore
There is nothing I could say,
That I haven't thought before |
Ho provato
faticosamente ad avere un 'padre'
ma
invece ho avuto un 'papi'.
Voglio
solo che tu sappia che io
non ti odio
più.
Non c'è
niente di quello che ho potuto dire
che non abbia
pensato prima |
Con questa frase, Kurt assolve ironicamente il padre, ma in
realtà coglie l'occasione per mandargli una dura frecciata.
La calma
olimpica di Cobain nel cantare i ritornelli rallenta il ritmo di un brano che,
tutto sommato, è più vicino al pop che al grunge.
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